In molti casi le Regioni e i dirigenti scolastici saranno costretti a dover ritardare l’apertura delle scuole dopo le vacanze natalizie per disguidi organizzativi causati dal Governo. FdI è sempre stata contraria alla DAD, ed è a favore della lezione in presenza, ma per fare questo non basta solo affermare a parole, come ha fatto il Governo, che si vogliono garantire le lezioni in presenza, ma bisognerebbe soprattutto attivarsi per far sì che ciò accada. Ribadiamo pertanto che se ora siamo in questa situazione precaria è perchè non sono state, in due anni, mai messe in atto le misure urgenti richieste da FdI e cioè : sistemi di areazione nelle aule, riduzione numero alunni per classe, riduzione studenti sui mezzi trasporto, dotazione gratuita mascherine FFP2, tracciamento continuo tramite test rapidi salivari per tutto il personale scolastico, effettuato da squadre preposte che, negli istituti, secondo la calendarizzazione prevista, dovrebbero effettuare i test.
In questa situazione andrebbero anche fatti i test ( sul modello Marche ) prima del rientro a scuola. La carenza degli organici COVID poi, non fa che peggiorare la situazione ed è per questo che abbiamo proposto, senza avere alcun riscontro, le seguenti misure : attuare una vera revisione degli organici del personale docente e ATA, per eliminare realmente il fenomeno dell’affollamento delle aule. Per fare ciò andavano assegnati subito i finanziamenti necessari affinchè le scuole potessero prorogare i contratti Covid, indispensabili per procedere, ove necessario, allo sdoppiamento delle classi, garantendo così un numero minore di alunni e la pulizia e l’igienizzazione delle aule.
Nell’immediato, nei casi di carenza di personale docente, sarebbe il caso di valutare anche la possibilità di ridurre gli orari.
A causa di questi ritardi e di questa confusione decisionale del governo, è necessario che ci sia libertà di scelta delle Regioni e dei direttori scolastici per decidere le modalità della riapertura delle scuole, tenendo conto dello stato della pandemia del territorio in base al tempo necessario che occorrerà per perfezionare l’organizzazione che consenta di affrontare in sicurezza il contagio. L’auspicio è che gli eventuali ritardi delle riaperture siano molto brevi e che gli studenti possano tornare al più presto in aula in presenza. Sarebbe davvero assurdo che in un Paese in cui tutto è aperto rimanessero chiuse solo le scuole.
Dipartimento Istruzione
Paola Frassinetti – Ella Bucalo- Federico Mollicone- Antonio Iannone- Claudio Barbaro.