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“Inaccettabile, incomprensibile e finanche democraticamente avvilente, che, per l’ennesima volta, la giustizia amministrativa del Lazio, con sentenza 13912 dello scorso 30 dicembre, si presti col proprio provvedimento di sospensione a ricorsi palesemente ostativi e strumentali al rinnovo degli organi territoriali e nazionali dei dottori commercialisti. Dopo che il Ministero ha nominato i commissari straordinari per portare la categoria al voto, dobbiamo assistere infatti all’ennesima manifestazione di prepotenza giuridica del tribunale amministrativo, che di fatto sospende a tutto gennaio l’attività elettorale per l’ordine dei commercialisti. Una categoria di oltre 120.000 professionisti rimane quindi in balia di ricorsi presentati, magari per finalità personalistiche, e l’intera Comunità rimane da mesi priva del ruolo direzionale di una delle più importanti figure professionali. L’Italia, il sistema produttivo italiano, in pieno fase di realizzazione del Pnrr, non può accettare, che una categoria, quella dei commercialisti, rimanga bloccata nel limbo per effetto di qualche cavillo giuridico, ritenuto tale da sospendere addirittura l’elezione degli organi di categoria. Chiedo quindi al ministro della Giustizia, al quale rivolgerò apposita interrogazione, e agli organi di controllo ed autogoverno della giustizia amministrativa di valutare compiutamente i provvedimenti presi, individuando contemporaneamente ogni strumento atto a ridare dignità e rappresentatività alla categoria”.

 

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, coordinatore della Consulta parlamentari commercialisti e segretario della Commissione Finanze e Tesoro.

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