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L’ ex Ministro della Difesa, La Russa è sotto il solito attacco della potente lobby gay (che fare per fermarli? Perché vogliono limitare il diritto di espressione?), perché ha detto quello che è evidente: l’adozione di bambini da parte di coppie gay nuoce alla salute degli stessi bimbi adottati che rischiano, a loro volta, di diventare omosessuali. Che cosa ha detto di male il politico? Nulla. Solo la possibile verità, cosa che fa male, molto, ai paladini della cattofobia, di chi pensa che il sesso sia una giostra, nella quale ogni cosa forse, anche la più sporca, è permessa e nella quale la morale non esiste. I generi umani sono due, uomo e donna, la famiglia è il complesso tra un uomo e una donna uniti nel vincolo del matrimonio col fine della procreazione. In più, se due gay adottassero, certamente, i bimbi ne subirebbero un trauma grave ed irreparabile sotto il profilo della crescita armoniosa, come testimoniano molte ricerche australiane ed americane. I bambini hanno bisogno, come accade dall’inizio dell’umanità, e diritto ad una completa genitorialità e per detta genitorialità intendiamo quella di un uomo e una donna e non di due persone dello stesso sesso. Certamente, preghiamo per questi signori che vivono fuori della comunione con Dio e con sé stessi, probabilmente non si rendono neanche contro della posizione assurda che hanno assunto. Ma uno Stato civile ha il dovere, secondo noi, di assistere prima di tutto la salute mentale dei bimbi e dunque La Russa ha ogni ragione. Due ultime brevi considerazioni sulle quali torniamo presto: parleremo certamente dello scandalo relativo alle finanze vaticane riportate da alcuni organi di stampa. Aspettiamo per capire meglio, ma il sospetto è che in questa operazione (se vera), rientrino elementi vicini al Santo Subito e ciò conferma i dubbi che Pontifex aveva ed ha ancora sulla quella beatificazione express. Il Papa ha detto oggi alla udienza: il cristiano sappia andare contro corrente. Noi ci proviamo, ne abbiamo subito le conseguenze, ma ringraziamo di cuore chi ci segue, chi ci ha dimostrato solidarietà, anche concreta e i nostri lettori. Perdoniamo (ma la legge deve fare il suo corso) chi ci ha danneggiato, chi ci ha paragonati al Padrino Vito Corleone, chi ha parlato di scacco matto e via discorrendo, felice della possibile eliminazione di una libera voce. Se qualche sito venisse chiuso, persino il più ostile a Pontifex, insorgeremmo nel nome del rispetto della libertà e vi assicuriamo che lo faremmo davvero, come abbiamo fatto quando il sito che ci contesta è stato temporaneamente chiuso per aver violato la privacy del prof. Di Pietro (secondo il nostro punto di vista), dicendo addirittura che saremmo stati disposti ad ospitare anche la loro voce, in attesa del ritorno on line. Una cosa è il rispetto della legge ed un’altra è la censura senza motivo. Ecco la differenza tra noi democratici e chi è intollerante.

di Bruno Volpe da Il Fatto

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