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Gentile Direttore,

le chiedo spazio x intervenire sulla vexata quaestio del caccia di quinta generazione F35. Vivo e lavoro in questo Paese e mi sono accorto da tempo che molte cose non funzionano e tante persone vivono al di sotto della soglia della dignità.

Mancano ingenti risorse economiche all’appello x tappare le voragini create dalla cattiva politica e dagli egoismi individuali,ma trovo assurdo continuare a recitare questo mantra : ” se mancano risorse,il governo tagli l’acquisto dei bombardieri F35….”. Intanto occorre chiarire che l’Italia non comprerà i 90 caccia,ma li produrrà,nell’ambito di accordi internazionali intercorsi tra i governi degli Stati Uniti e di una decina di altri Paesi europei e non. Questi accordi furono sottoscritti da Prodi nel ’96 e confermati da D’Alema nel ’98. La decisione definitiva fu presa da Prodi nel 2007. È anche opportuno ricordare che non si tratti dei capricci di qualche generale a quattro stelle,ma della indispensabile graduale sostituzione di vecchi aerei,quali Tornado,AMX ed Harrier, che volano ormai da 30 anni. Questo progetto serve unicamente a creare la spina dorsale della forza armata aerea x i prossimi 40 anni; se dovessimo uscire da questo progetto ci rimetterebbe solo l’Italia. E non ci rimetterebbe solo i denari investiti fino ad oggi, ma ci andrebbero di mezzo una sessantina di aziende italiane,coinvolte a vario livello,che sono localizzate in quasi tutte le regioni italiane, con conseguenze negative su circa 10.000 lavoratori del settore aerospaziale. Grazie a questo progetto di sistema d’arma,il comparto aero-spaziale nazionale potrà tenere il passo con i colossi mondiali del settore e in un momento come l’attuale,caratterizzato dalla stagnazione della produzione industriale,sarà una indispensabile boccata d’ossigeno. La campagna elettorale sta entrando nel vivo e la sinistra moderata corteggia i potenziali elettori della sinistra più radicale e di Grillo,in modo sfacciatamente demagogico,con argomenti che non possono essere all’ordine del giorno dei programmi elettorali. Ma si sa che in Italia le campagne elettorali fanno più miracoli di San Gennaro e in questo caso serviranno a richiamare i seguaci del pacifintismo. Concludo sottolineando che lo stabilimento che assemblerà i caccia F35 é quasi completato ed entro l’anno comincerà l’assemblaggio del primo velivolo,ma si dovrà attendere l’inizio del 2015 x il primo volo di prova. Da novarese e da amico della Aeronautica Militare,vanto del Made in Italy nel mondo, sono orgoglioso che questo gioiello della tecnologia,prodotto x difendere tutti i cittadini italiani,venga realizzato nella vicina Cameri. La ringrazio x lo spazio che vorrà concedermi. Nell’augurarle buon lavoro,la saluto molto cordialmente.

 

 

On Gianni Mancuso

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