“La manovra è ancora lontanissima dalla riforma fiscale da tutti auspicata. C’è una rimodulazione dell’Irpef ma è una riformetta che interviene solo sulla rimodulazione delle aliquote, penalizzando la classe media, oltretutto priva di effetti sui redditi dei lavoratori dipendenti entro i 15mila euro, quelli più fragili. Siamo perplessi perché si attendeva una legge orientata alla creazione di nuova ricchezza, con un vero taglio delle tasse per chi crea reddito e nuovo lavoro.
Manca il principio dell’equità orizzontale secondo cui a parità di guadagno ci deve essere la parità di tassazione tra soggetti diversi, lavoratori dipendenti e partite Iva. Noi avevamo proposto di intervenire con più di 8 miliardi per abbattere il cuneo fiscale lasciando più soldi ai dipendenti in busta paga e agli imprenditori per nuovi investimenti, una decontribuzione che abbiamo proposto incidesse per 2/3 sui lavoratori dipendenti e per 1/3 sulle imprese. Invece sul costo del lavoro siamo ancora di fronte a una fumata nera”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ad Agorà.