fbpx

“Non bisogna abbassare la guardia. Gli italiani hanno risposto in modo encomiabile alla campagna di vaccinazione, nonostante le informazioni contrastanti diffuse dai media e dalla stessa comunità scientifica. C’è una nuova variante, ma non è così preoccupante mentre mi preoccupano degli effetti psicologici che può creare. Non vorrei che le persone rinunciassero alla terza dose ritenendola ininfluente su omicron. Invece bisogna farla perché è dimostrata l’efficacia del vaccino sia sula diminuzione del contagio, sia sulla sua pericolosità”.

È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia a Coffee Break su la7.

“Il green pass e ora il super green pass – ha aggiunto-   sono la dimostrazione del fallimento della campagna del governo che avrebbe dovuto puntare su un’informazione istituzionale capillare e trasparente sottolineando che le rianimazioni sono piene nella stragrande maggioranza di pazienti non vaccinati. Dati che provengono degli ospedali, non dal dibattito accademico.  Si facciano 10 spot al giorno per convincere gli scettici, la democrazia è persuasione. Oppure, se il Governo non ne è capace, introduca l’obbligo vaccinale assumendosi più esplicitamente la responsabilità sugli eventuali effetti avversi .
Il margine d’intervento c’è, perché non tutti i non vaccinati sono no-vax. È a queste persone che la campagna deve parlare”.

Sull’ipotesi Draghi al Quirinale, Rampelli chiarisce: “Mi auguro finisca presto l’era dei commissari esterni a capo del governo italiano, di cui Draghi è soltanto uno degli esempi più recenti. Se Draghi dovesse andare al Quirinale, bisognerebbe restituire quanto prima la centralità al popolo italiano affinché elegga un nuovo Parlamento e tra le sue file un nuovo capo del governo. In tutte le democrazie del pianeta funziona così”.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social