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Lo Stato preveda gli indennizzi per gli scarsissimi casi di  reazione avverse
“Siamo sempre stati a favore del vaccino. Io ho fatto la terza dose e non ho mai avuto dubbi sulla vaccinazione ma sull’efficacia del green pass sì. Il green pass è uno strumento amministrativo e la sua inefficacia è nei fatti, dimostrata oggi dall’esigenza di creare un super green pass”.  È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia ad Agorà.
“È mancata da parte del Governo un’informazione istituzionale più corretta, più trasparente, per indurre anche i riottosi a vaccinarsi- ha aggiunto Rampelli- L’assenza degli indennizzi per quella piccolissima percentuale di danni da reazioni avverse ha destato sospetti e diffidenze.   Solo da pochi giorni è stata approvata la misura che prevede la sanificazione dei mezzi di trasporto quotidianamente. Ci sono voluti due anni. Perché si va a sindacare sui singoli cittadini e non dove lo Stato ha competenze e responsabilità? Perché non si potenzia l’offerta di trasporto pubblico a dispersione degli assembramenti? Perché non si sanificano le aule scolastiche?  Se lo avessimo fatto subito non staremmo qui a parlare del super green pass né del green pass. A questo punto, se non si vuole essere efficaci nella persuasione a vaccinarsi e nella prevenzione al contagio, è preferibile l’obbligatorietà vaccinale con indennizzo degli eventuali rarissimi casi di effetti collaterali piuttosto che un’obbligatorietà surrettizia con il passaporto verde che malleva lo Stato da ogni responsabilità”.

Per quanto riguarda le vaccinazioni sui bambini, “eravamo contrari ai vaccini degli adulti sui bambini. Siamo in attesa della comunità scientifica che dia informazioni certe e trasparenti. Se c’è un vaccino che funziona per i bambini – ha concluso il vicepresidente-  siamo favorevoli fermo restando la volontarietà di adesione da parte delle famiglie”.
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