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(9Colonne) Roma, 18 gen – Non servono a nessuno provvedimenti d’impunità, è invece necessaria una volontà politica di risolvere per davvero il problema in modo strutturale e che tenga conto dei molteplici attori in gioco: i carcerati, chi lavora nei penitenziari, le vittime e i cittadini. Lo afferma Barbara Benedettelli, candidata alla Camera dei Deputati per Fratelli d’Italia e Responsabile del Dipartimento Tutela Vittime. Bisogna trovare una soluzione che non offende le vittime dei reati, che non mette a rischio la sicurezza dei cittadini e che allo stesso tempo tenga conto della dignità dei carcerati e del principio di educazione espresso nell’articolo 27 della Costituzione. Ci sono carceri in Italia che possiamo definire eccellenze. Siano prese a modello. Ci sono decine di penitenziari inutilizzati e caserme dismesse che gli stessi detenuti potrebbero recuperare, in quanto quello al lavoro è un diritto – e un dovere – anche per loro. La popolazione carceraria va ridistribuita. Ci vuole un organo terzo di controllo sulla custodia cautelare. I tossicodipendenti devono essere inseriti in comunità di recupero e i clandestini accompagnati a casa loro. Le soluzioni ci sono. Manca la volontà. Facile dire: tutti fuori!.

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