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“Sarà il Consiglio di Stato, domani, a pronunciarsi sulla validità delle leggi che sospendono la direttiva Bolkestein. La legge 145/2018, infatti, concede la possibilità di estendere fino al 31 dicembre 2033 gli attuali diritti sul demanio marittimo a scopo turistico-ricreativo, escludendo la possibilità del meccanismo dell’asta per queste concessioni. Una controversia assurda, che va avanti da troppi anni e su cui il governo dei migliori non ha avuto il coraggio di intervenire, nonostante le promesse fatte dal ministro del Turismo Garavaglia, lasciando un intero settore ancora una volta in balìa dei pronunciamenti dei tribunali. Tra questi c’è il Tar di Lecce che, con la pronuncia n. 981, ha stabilito – a nostro avviso correttamente – che la Bolkestein non può considerarsi automaticamente applicabile in Italia. Pertanto, in assenza di altre norme, deve prevalere la legge nazionale ad oggi valida e in vigore, che dispone l’estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime. La direttiva Ue rischia di mettere in ginocchio famiglie, imprese e lavoratori del comparto, per questo già nel 2018 Fratelli d’Italia aveva presentato una proposta di legge, a prima firma del presidente Giorgia Meloni, volta a mettere in sicurezza le nostre imprese da un’errata applicazione della Bolkestein, prevedendo le evidenze pubbliche soltanto per le nuove concessioni. FDI auspica che il Consiglio di Stato domani tuteli i lavoratori italiani, noi continueremo a vigilare per garantire i pieni diritti del nostro comparto balneare”.

Lo dichiarano il capogruppo FDI in Commissione Attività Produttive della Camera, Riccardo Zucconi, e il responsabile nazionale Dipartimento Turismo FDI, Gianluca Caramanna.

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