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“Non ha alcuna importanza il fatto che nel 2019, prima dell’esplosione della pandemia, proponemmo un emendamento per la fiscalità di vantaggio per i piccoli Comuni. Una proposta al dl fiscale tesa a rivitalizzare le attività commerciali nei piccoli borghi, con interventi mirati alla loro rinascita, non solo turistica ma anche e soprattutto legata alla residenzialità e all’economia reale. L’emendamento fu respinto mentre l’ordine del giorno fu approvato. Oggi il ministro Franceschini lo rivendica come forma di attenzione per questi centri storici minori che sono a rischio di desertificazione. Non ha importanza rivendicarne la paternità, l’importante è che si faccia nel modo meno burocratizzato possibile. Fare una riforma importante, ma subordinarla a decreti attuativi e dpcm e quindi affossarla nei mille rivoli della burocrazia, significa azzerarne le potenzialità e aver alimentato soltanto illusioni. Vigileremo sulle modalità di realizzazione di questa misura che potrebbe dare, in questo periodo, una spinta importante ad aprire attività nei centri storici e, soprattutto, a non abbandonarli”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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