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“I primi 25 miliardi in arrivo del Pnrr potrebbero davvero promuovere le riforme della concorrenza e del fisco come anticipato dal premier Draghi? Sarebbe davvero una novità, da accogliere e positivamente, la decisione di destinare l’anticipazione dei fondi europei anche alla riforma fiscale, che altrimenti con i fondi attualmente a disposizione, neppure tre miliardi, sarebbe di fatto impossibile da realizzare. E, sul fronte delle coperture, chiediamo che il governo dica una parola chiara sull’utilizzo delle retroazioni fiscali, già peraltro ammesse dal ragioniere generale dello Stato su richiesta di Fratelli d’Italia. Auspichiamo, infatti, che il governo anche sul piano economico cambi passo, passando da misure passive di assistenzialismo, a riforme strutturali che promuovano la crescita e gli investimenti nel nostro paese.
Sul piano della concorrenza, ci auguriamo che il premier Draghi voglia poi davvero porre fine alle riserve dei grandi player internazionali; penso, ad esempio,al cartello degli armatori nel commercio internazionale che tanto stanno influenzando il costo delle materie prime, piuttosto che danneggiare i liberi professionisti, come fece il demagogo Bersani, eliminando le tariffe professionali a tutto nocumento dei professionisti più giovani e periferici, tanto che ora tutti convengono , almeno a parole sulla riforma dell’equo compenso come proposto da Giorgia Meloni”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.

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