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“Abbiamo abolito un emendamento inutile, o il favore che qualcuno aveva tentato di fare a qualcun altro?”
“L’ormai tristemente famoso ‘emendamento pro-concerie’ è stato abolito. Purtroppo non sono stati aboliti i dubbi che continuano ad esistere attorno a questo atto. Oggi abbiamo abolito un emendamento inutile, oppure il tentativo di qualcuno di fare un ‘favore’ a qualcun altro?” Questo è quanto ha dichiarato oggi in aula Francesco Torselli, Capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, durante la discussione sull’abrogazione dell’emendamento al centro dell’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Toscana.
“Fino ad oggi – ha spiegato Torselli – la maggioranza aveva tenuto una linea chiara: l’emendamento deve essere abolito perché è inutile, nessuno lo ha mai utilizzato e perché fu approvato senza che venisse dato troppo peso al contenuto. Oggi però, le due giustificazioni sono venute meno. Non è vero che l’emendamento non è stato utilizzato da nessuno: 2 soggetti privati hanno fatto appello a quell’emendamento, ricevendo il diniego da parte degli uffici. Cosa già di per se, molto strana. Seconda giustificazione: lo scarso peso che era stato stimato all’emendamento in sede di approvazione. Dopo le dichiarazioni di Enrico Rossi, anche questa tesi diventa insostenibile. Se Rossi non si è inventato tutto, pur di attaccare Giani e l’attuale Giunta, la maggioranza aveva ricevuto le prime richieste dai conciatori di Santa Croce nel 2018, mentre lo stesso Rossi avrebbe consigliato a Pieroni e agli altri firmatari dell’emendamento ‘di non presentare l’atto, per non fare una cazzata’”.
“Dopo le dichiarazioni di Rossi – prosegue ancora Torselli – viene messo in dubbio anche il ruolo di ‘notaio’ del Presidente Giani. Se fino ad oggi il Governatore aveva detto di essersi limitato a mettere in votazione un normale emendamento, Rossi lo accusa addirittura di aver tenuto un comportamento ‘subdolo’ per favorirne l’approvazione”.
“La guerra intestina interna al Pd – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia .- dove ormai sono al ‘tutti contro tutti’, oggi ha fatto perdere al Consiglio regionale l’opportunità di abrogare all’unanimità l’emendamento ‘dello scandalo’ nella massima trasparenza. Alla fine l’emendamento sarà abrogato, ma i dubbi resteranno tutti intatti al loro posto”, conclude il capogruppo.
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