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Il presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Piemonte: “Dopo il ritrovamento di tracce fossili, occorre aumentare la tutela dell’area interessata e incentivare il turismo sostenibile nella zona”

Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, ha registrato l’approvazione del suo ordine del giorno sull’istituzione del geoparco della Gardetta, altopiano ubicato in provincia di Cuneo e sul quale sono state rinvenute tracce fossili. Come ha dichiarato Bongioanni, tutto nasce “da un ritrovamento di alcuni anni fa dell’amico geologo e accompagnatore naturalistico, dottor Enrico Collo: le tracce fossili da lui individuate in quell’area sono state confermate da Edoardo Martinetto, esponente del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, che ha considerato tali impronte nuove per la scienza e uniche in Europa”.

A Martinetto si sono uniti Marco Romano, paleontologo della Sapienza di Roma, che ha notificato queste orme come “appartenenti ad un arcosauriforme di almeno 4 metri, quindi di notevoli dimensioni”, Fabio Massimo Petti (Museo delle Scienze di Trento), secondo cui queste orme sono eccezionali, sia per come sono preservate sia per la peculiare morfologia che identifica una nuova iconospecie, e Massimo Bernardi, paleontologo del Muse, il quale parla di un ritrovamento che testimonia la presenza di rettili di grandi dimensioni in un luogo che si riteneva fosse inospitale a questo tipo di animale.

Nello specifico, si tratta di un grosso coccodrillo preistorico terrestre, a cui è stato attribuito il nome del luogo del ritrovamento: Isochirotherium Gardettensis. “Dal momento, però, che questi rinvenimenti paleontologici sono eccezionali e unici nel panorama del Nord-Ovest – ha chiarito Bongioanni -, essi necessitano di tutele di protezione in un’area come quella dell’altopiano della Gardetta, che già di per sé possiede un valore naturalistico e ambientale formidabile”.

Da queste considerazioni, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ha formulato una duplice richiesta al Consiglio (ottenendo luce verde): quella di impegnare la Giunta a sostenere lo studio paleontologico e di approfondimento geologico sull’altopiano della Gardetta e quella di avviare, di concerto con gli enti del territorio, la creazione di uno geoparco che si inserisca nella rete dei geoparchi italiani ed europei UNESCO per aumentare la tutela dell’area interessata e per incentivare il turismo sostenibile nella zona.

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