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“Ennesima occasione persa dalla maggioranza Zingaretti di licenziare un provvedimento efficace sia dal punto di vista amministrativo che tecnico. Sistematicamente ignorati dall’intransigenza della neo assessore alla Transizione Ecologica la maggior parte degli emendamenti migliorativi e tutti nel merito, presentati in congruo numero da FdI. Ne risulta che quello licenziato oggi è un provvedimento insufficiente ad affrontare le tante criticità inerenti l’annosa questione rifiuti di Roma e delle altre provincie del Lazio. Peraltro, esiste il fondato timore che affidando ad Arpa la responsabilità del ciclo dei rifiuti dalla fase istruttoria fino ai provvedimenti, togliendola al Dipartimento, questo possa ingenerare confusione. La troppa fretta di portare in Aula questa PL, (che riguarda complicate tematiche ecologiche e non solo la questione rifiuti), senza il dovuto e necessario approfondimento in Commissione, tradisce il tentativo della maggioranza di Sinistra di far passare in secondo piano l’indagine sull’operato dei vertici della Direzione Regionale Rifiuti, che molti dubbi ha sollevato nell’opinione pubblica su come siano state condotte istruttorie e procedure sui rifiuti nell’era Zingaretti. Rileviamo inoltre come questa ulteriore competenza affidata all’ARPA, venga a ledere quel certo grado di sua autonomia dalla Regione, che essa detiene per poter svolgere i controlli sulla fattibilità e sulla qualità di tutti gli interventi ambientali da autorizzare. Affidare all’Agenzia per l’Ambiente anche il compito della fase istruttoria oltre a quello delle verifiche significa correre il rischio del conflitto di interessi. Contestualmente si aggrava il compito già impegnativo dell’ARPA che invece di essere ristrutturata  e potenziata per svolgere le sue mansioni ordinarie  dovrà essere dotata di altre professionalità con competenze adeguate alle nuove funzioni”.

Così in un comunicato il Gruppo Consiliare del Lazio di FdI.

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