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“Siamo tutti d’accordo che occorre garantire più benessere agli animali, ma anche una migliore qualità dei prodotti dell’allevamento. Tuttavia, se si pensa di modificare completamente la struttura delle aziende agricole sarà necessario incentivare questo cambiamento attraverso  risorse e finanziamenti adeguati, altrimenti gli allevatori non contribuiranno e collaboreranno a questa transizione”. Così l’eurodeputato del gruppo FdI- ECR Pietro Fiocchi intervenendo in Commissione Ambiente (ENVI). “Inoltre è necessario esigere che le norme applicate in Europa debbano essere attuate anche dai produttori extraeuropei, in quanto a fronte di un conseguente incremento dei costi per i nostri allevatori si registrerebbe un aumento dell’importazione di prodotti a cui non è stato applicato il codice del benessere animale. È chiaro – prosegue Pietro Fiocchi – che vi sono Stati membri che hanno già fatto più di altri dei passi significativi quanto a benessere animale e questo va loro riconosciuto; per cui occorre una graduazione degli obiettivi che non devono penalizzare i Paesi più virtuosi come l’Italia. Non dobbiamo inoltre dimenticare la categoria più debole, quella degli allevatori che vivono nelle aree fragili come le valli più remote dell’arco alpino. Occorre tutelare e sostenere  questi piccoli allevatori già  provati da crisi economiche, condizioni critiche, predazioni di grandi carnivori, ma che utilizzano i metodi migliori per il benessere animale, il minor impatto sull’ambiente e la salvaguardia della biodiversità”.

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