“Da che mondo è mondo il vino è alcolico e la nuova pratica enologica che avanza da Bruxelles, che prevede la dealcolizzazione del vino anche per le produzioni a denominazione d’origine e non solo per quelle da tavola, è un’eresia se non una perversione! Nella nuova pratica avanzata da alcuni stati membri della Ue si vorrebbe abbassare la gradazione alcolica del vino aggiungendo acqua, in pratica significa mettere ko in un colpo solo identità, filiera, produzione e occupazione” attaccano il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, Vicepresidente della Commissione Sviluppo economico e rurale.
“Il livello di empatia, concretezza, conoscenza delle specificità culturali dei popoli dell’Unione Europea tocca livelli che riabilitano il famoso elefante in un negozio di cristalleria –fanno notare Torselli e Fantozzi- Le precisazioni tardive di Bruxelles non possono nascondere l’ennesimo attacco alle nostre eccellenze. Dopo il lardo di Colonnata, la mozzarella, la pizza, adesso è il turno del nostro vino a finire nel mirino dell’Unione. Le eccellenze comunitarie dovrebbero essere tutelate, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica, e invece Bruxelles le mette in discussione mostrandosi preoccupata per il successo mondiale dei nostri prodotti enogastronomici”.