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“Non sentivamo la mancanza delle esternazioni fuori le righe di Beppe Grillo, meno che mai su un tema come quello della violenza sulle donne, per il quale aveva già partorito perle come dare della “vecchia puttana” alla Montalcini e invitare i suoi adepti ad approfittare della Boldrini se l’avessero avuta in macchina con loro. Senza dimenticare un vecchio post del suo blog risalente al 2006, dove spiegava che ora viviamo in un mondo in cui le donne sono estremamente desiderate e che “per risolvere il problema delle penetrazioni moleste va introdotta la segregazione razziale”. Provocazioni, diceva lui. Ma dopo il video di ieri a difesa del figlio accusato di stupro di gruppo, viene il sospetto che non siano più provocazioni e che, pur di giustificare un atto esecrabile perpetrato su una ragazza resa ubriaca e poi abusata, non si faccia scrupolo di farla percepire come una che “se l’è cercata”. Se Ciro Grillo sia innocente lo deciderà la Magistratura, non certo il padre. Per ora, Beppe Grillo si astenga dal fare politica su una vicenda così buia e dal buttare fango su un tema così delicato come quello degli stupri sulle donne.”

 

Così Cinzia Pellegrino, Coordinatore nazionale del dipartimento tutela vittime di Fratelli d’Italia.

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