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“Indegna performance di Beppe Grillo che sulla vicenda penale che coinvolge il figlio, a differenza di quanto sostenuto da altre forze politiche sarcasticamente, non si improvvisa garantista e rimane “manettaro”, ma incredibilmente nei confronti della Procura che, a giudizio dell’elevato, non avrebbe titolo per indagare per la gravissima ipotesi di violenza sessuale di gruppo. Nei suoi deliri di onnipotenza Grillo invoca sostanzialmente l’immunità non parlamentare ma parentale: tutti sono sottoposti alla legge, anche  il figlio di Grillo, soprattutto per fatti di tale inaudita gravità che ci auguriamo non abbia commesso”.

Lo dichiara Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia.
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