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«La risposta del Ministero dell’Interno all’interrogazione di Fratelli d’Italia sul no alla reintroduzione nei documenti di identità della dicitura “genitori” al posto di “madre” e “padre” conferma quello che abbiamo sostenuto fin dall’inizio: il Governo deve bloccare qualsiasi iniziativa sulla modifica dei documenti anagrafici e spetta solo al Parlamento intervenire e legiferare sulle tutele per i minori, sulle adozioni e sull’utero in affitto, come ribadito dalla Corte Costituzionale. La nostra posizione è molto chiara: no a genitore 1 e genitore 2, i bambini hanno il diritto ad avere un padre e una madre, la maternità surrogata deve essere un reato punibile anche se commessa all’estero. Su questo è sempre più urgente approvare la nostra proposta all’esame in Commissione Giustizia e Fratelli d’Italia chiede di velocizzare il suo iter per raggiungere il prima possibile questo obiettivo».

Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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