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“Sul piano vaccinale l’Ue, almeno fino ad oggi, sta dimostrando tutta la sua atavica debolezza. Deflagrano le nostre osservazioni su un’Europa dirigista, burocratica, farraginosa, mentre servirebbe che Bruxelles fosse più dinamica. Quando lo dicevamo venivamo accusati di sovranismo e ora tutti si arrendono all’evidenza e ci riconoscono la giustezza delle nostre obiezioni. Preoccupa che si continui a ragionare ancora sull’immediatezza, oggi per domani, senza programmazione quando l’Italia si è distinta nei secoli per cultura organizzativa e capacità di programmazione. Si sapeva che sarebbe arrivato il vaccino e ci chiediamo perché non si è lavorato da allora per mettere la nostra industria farmaceutica nelle condizioni di produrre e vendere all’intera comunità internazionale l’antidoto al Covid 19. Bene che oggi se ne parli, purtroppo noi l’avevamo chiesto da mesi e ora ci dicono che potremo produrre il vaccino in Italia nel 2022. È questa rincorsa continua delle necessità quotidiane senza visione e concretezza che ci disarma”.

E’ quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, intervenendo alla trasmissione ‘Coffee Break’ su La7.

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