fbpx

“Questa mattina, in piazza del Carmine, ho assistito ad una bella e significativa iniziativa delle aziende del Wedding e dei matrimoni, promossa da Confesercenti. Imprese che non lavorano da un anno e che muovono un indotto in cui operano nel settore: wedding planneristoratori, fiorai, fotografi, artigiani, sartorie, musicisti. Ma anche microattività, come ad esempio, calligrafi e celebranti che per ogni cerimonia civile prendono dalle 500 alle 800 euro. Come Fratelli d’Italia, insieme al collega Osnato, abbiamo presentato un’interrogazione per suggerire al Governo le misure necessarie. Nella stragrande maggioranza delle nozze posticipate, gli sposi hanno già speso parte dell’importo previsto per il matrimonio rinviato e sarebbe fondamentale introdurre una detrazione d’imposta per le spese connesse alla celebrazione di matrimoni, battesimi e comunioni. Andrebbe, inoltre, ripristinato ed ampliato il contributo a fondo perduto previsto che dovrebbe tenere conto della perdita di fatturato registrato in tutti i mesi dell’anno e in particolare da marzo a ottobre e il riconoscimento di una indennità mensile (connessa alla perdita di fatturato) ai lavoratori autonomi fino alla ripresa dell’attività operativa prevista non prima della primavera del 2021. Non è mai stato convocato, infine, un tavolo tecnico in cui affrontare i protocolli e le misure adatte alla particolarità della categoria che erroneamente non ha mai goduto di un codice ateco ma inserita più genericamente nella categoria commercio e/o eventi. Per questo, chiediamo al nuovo Esecutivo Draghi di non ripetere gli stessi errori del precedente Governo Conte e garantire le giuste misure all’intera filiera del comparto matrimoni e wedding planner”, è quanto dichiara il Deputato di FdI Salvatore Deidda

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social