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“Mentre in Italia siamo fermi ad assistere l’avvicendarsi di governi e consultazioni, in Europa si sta chiudendo il cerchio sul cosiddetto Nutriscore. Cioè quel meccanismo di etichettatura dei prodotti che penalizza il sistema alimentare italiano e la dieta mediterranea in generale. Dietro una strumentale ideologia salutista si nasconde l’obiettivo di colpire l’Italia in uno degli ultimi settori in cui avevamo ancora una leadership internazionale: quello alimentare”.  Lo afferma l’europarlamentare di FDI-ECR Nicola Procaccini, membro della commissione agricoltura di Bruxelles. “Sei Paesi della Ue hanno creato un coordinamento per introdurre il Nutriscore per poi renderlo poi obbligatorio per tutti i Paesi.  E’ un sistema che considera dannosi per la salute i nostri prodotti di qualità a vantaggio dei cibi e delle bevande tipiche di altre nazionalità, solitamente appannaggio delle multinazionali alimentari. Su questa vicenda noi di FDI-ECR ci siamo fermamente opposti a Bruxelles, chiedendo di valutare il cosiddetto sistema ‘a batteria’, basato sul contributo nutrizionale che ogni alimento apporta al fabbisogno giornaliero dell’individuo”.

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