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Paolo Ganugi nasce a Prato nel 1946, la mamma fa la sarta, il papà è cenciaiolo.

I cenciaioli erano venditori ambulanti di abiti usati che nella zona di Prato ebbero origine nel XII secolo con le prime cartiere che richiedevano stracci di lino e cotone per lavorare la carta.

Il padre di Paolo ha grande esperienza con i tessuti, individua al tatto la composizione dell’abito usato, divide gli indumenti per pesantezza, colore e composizione, a volte negli abiti trova oggetti, monetine e altri tesori cuciti all’interno.

Paolo lo guarda con curiosità mentre lavora, osserva anche la madre mentre cuce, impara a fare le asole, le cuciture, gioca con i bottoni, acquista grande familiarità con le stoffe.

A quattordici anni va a lavorare da Nedo Paoletti, il più noto negozio di tessuti di Prato. Paolo è entusiasta di quel lavoro, riconosce a colpo d’occhio le stoffe, non si stanca mai di riordinarle sugli scaffali, ha modi gentili e affabili e riesce subito a comprendere le necessità dei clienti. Paoletti capisce subito che quel ragazzino farà strada.

Lo porta con se’ quando sceglie i campionari, alle fiere e quando tratta con i clienti più importanti. Paolo in breve diventa parte della famiglia.

Da Paoletti lavora anche Paola, una bella ragazza bruna con gli occhi vivaci, Paolo se ne innamora subito, a lei piace quel ragazzo elegante, sorridente e affabile, si sposano e dal matrimonio nascono tre figlie: Sara, Giulia e Elena. 

Paoletti nel frattempo diventa un negozio di abbigliamento da uomo con i marchi italiani più prestigiosi: Armani, Missoni, Versace e Paolo Ganugi viene scelto come direttore del personale. 

Al lavoro va d’accordo con tutti ma è particolarmente affezionato a Marco Bicchi, un ragazzo entusiasta che ha grande stima di lui.  

Paolo sogna di aprire un negozio di abbigliamento dove poter offrire alla clientela abiti su misura, ne parla con Marco che condivide subito il progetto.

Cercano un fondo, lo trovano in viale Piave, nel centro storico di Prato, lo allestiscono con sobrietà e eleganza e nel 2010 inaugurano il loro negozio. 

Prediligono marchi italiani prestigiosi come Corneliani e Alessandro Gherardi, curano meticolosamente ogni dettaglio dell’abito scelto dal cliente e in breve diventano il punto di riferimento di tutta la città. Chi cerca un abito elegante per un’occasione o decide di rinnovare il proprio guardaroba o più semplicemente vuole acquistare un bel vestito va da Paolo e Marco che ascoltano, consigliano, suggeriscono e trovano sempre la soluzione più adeguata. Spesso diventano  amici dei loro clienti che vanno in viale Piave 3 anche soltanto per un saluto. 

Nel 2011 Paolo vince il premio di maestro del commercio per 50 anni di attività, in città tutti sono orgogliosi di lui, i giornali locali riportano la notizia, in famiglia lo festeggiano.

E’ stimato per la sua professionalità e amato per la sua grande umanità: disponibile con tutti ha sempre una parola di conforto per chi è in difficoltà, aiuta chi ha bisogno e lo fa in silenzio, con discrezione.

La figlia più piccola, Elena, va spesso a aiutare il padre in negozio, le piace vedere come sceglie gli abiti, lo osserva mentre accosta i colori, lo aiuta, ammira il padre che è così bravo nel suo lavoro.

All’improvviso, nell’autunno del 2020 Paolo si ammala, è coronavirus. Viene ricoverato all’ospedale di Prato, resta lì per giorni, settimane, la famiglia spera in una guarigione ma Paolo non ce la fa. 

La città si stringe intorno alla moglie e alle figlie sgomente.

Marco va subito a aprire il negozio di Viale Piave 3, quello che Paolo ha creato continuerà a essere il punto di riferimento della città dove i pratesi continueranno a trovare la competenza, la disponibilità e la gentilezza di sempre. 

E’difficile ma sa che è ciò che deve fare e ogni mattina apre il negozio e inizia il suo lavoro. Elena va a dargli una mano, è lì che ritrova suo padre, tra le linee raffinate degli abiti e le stoffe pregiate.

La Sovrana Bellezza siamo noi.

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