“Non ci sono scuse per il governo che è arrivato debole e tardivo per trattare con la multinazionale. Non sono stati capaci di far rispettare gli impegni assunti da Whirlpool con il piano di reindustrializzazione approvato nel 2018. Il messaggio che passa in questo modo di gestire le crisi industriali e che in Italia se sei un’azienda virtuosa sei ostacolato in tutto, dall’oppressione fiscale alla burocrazia. Ma se sei una multinazionale americana che ha preso contributi dallo Stato, puoi decidere un giorno di venire meno a dei patti siglati e lasciare senza lavoro migliaia di lavoratori, tra azienda e indotto. Ieri Conte ha mostrato tutta la sua debolezza spingendosi in proposte oltre limite a Whirlpool, che la stessa ha respinto. Un governo forte e proteso verso l’obiettivo di tutelare i lavoratori di sarebbe opposto senza mezzi termini per portare a casa il risultato, come avvenuto in passato nella gestione di altre crisi aziendali dove è stata scongiurata la chiusura. La differenza è che a trattare dall’altra parte non c’era il governo Conte”.
È quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, capogruppo della commissione Lavoro alla Camera.