«Da Mario Draghi al Meeting di Rimini solite dosi eccessive di europeismo acritico e un passaggio inquietante su un futuro ministero del Tesoro europeo che priverebbe governi e parlamenti nazionali della loro sovranità. Ma nel suo discorso c’è un passaggio che condivido molto e che da sempre Fratelli d’Italia ha messo al centro delle sue proposte economiche. Con l’esplosione della crisi è stato necessario fare molto debito pubblico e mai come ora occorre essere chiari: c’è un debito buono, quello che serve a creare sviluppo e realizzare infrastrutture materiali e digitali da lasciare in eredità alle future generazioni. E ce n’è uno cattivo, fatto di provvedimenti assistenziali, bonus e mancette varie. La scelta del governo Conte di preferire la seconda strada è una responsabilità molto grave».
È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
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