“Nonostante l’apprezzamento per il suo ‘essere differente’ rispetto a un governo pieno di pataccari e malati di protagonismo, ed anche perchè venendo a riferire in Aula e chiedendo collaborazione il ministro Speranza dimostra di avere solide basi culturali e politiche anche se opposte alle mie; non possiamo nascondere la nostra preoccupazione. Il fatto di essere circondati dal virus oltre le frontiere e che nel mondo si registrano oltre un milione di nuovi contagi settimanali, determinando una situazione di latenza del pericolo al quale il governo risponde nuovamente con un sistema di monitoraggio che si basa ancora sulla mappatura del fenomeno attraverso la sintomatologia febbrile, non ci rassicura affatto, in quanto i dati ci dicono che l’incidenza del virus sulla popolazione italiana è stata di circa otto volte superiore rispetto a quanto registrato dai sintomi” così il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, capogruppo e Segretario in commissione Sanità nel suo intervento in Aula dopo l’informativa del ministro del ministro Speranza.
“Per questo riteniamo che continuare a tracciare il sintomo non sia sufficiente. Sarebbe necessario piuttosto seguire i tre pilastri indicati anche dall’OMS che consistono nel tracciamento, trattamento e test, e sarebbe utile iniziare anche in tempi celeri, considerando che a settembre riapriranno le scuole ed è fondamentale farsi trovare pronti. Bene, invece, aver risposto alla sollecitazione di FdI sull’emittente ritardo di prestazione e l’esplosione delle liste d’attesa che ha indotto il governo ad impegnare risorse aggiuntive, certo ora ne va regolamentata la spesa per evitare che le risorse si perdano in mille rivoli perdendo di vista il drammatico fenomeno”, conclude il senatore Zaffini.