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“L’isolamento forzato dovuto all’emergenza sanitaria ha inferto un duro colpo alla Giustizia italiana, fermando di fatto i processi. La ripresa a singhiozzo delle udienze con regole incerte e assenza del personale amministrativo peggiorerà la situazione.

Nell’anniversario della strage di mafia in cui morirono Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, il Dipartimento tutela Vittime ha voluto lanciare una petizione per la effettiva ripartenza della attività giudiziaria, tutt’ora impantanata, sia a causa del rinvio delle udienze che si sarebbero dovute tenere nel periodo del lockdown, sia per la copertura parziale della pianta organica di Magistrati e personale di cancelleria.
Tutte questioni, assieme alla dotazione di adeguati strumenti informatici per le attività da remoto e l’implementazione del fondo per il patrocinio a spese dello Stato, che rimangono urgenti e indifferibili.

Per bilanciare diritto alla salute e diritto alla giustizia basterebbe ascoltare le voci delle tante associazioni di familiari delle Vittime e le richieste delle avvocature di tutta Italia.
Bisognerebbe occuparsi di garantire il Diritto in ogni sua forma e snellire la burocrazia, invece di preoccuparsi di scarcerare boss mafiosi ignorandone la loro pericolosità e sbeffeggiando il lavoro di poliziotti e Magistrati.”

Queste le dichiarazioni di Cinzia Pellegrino, Coordinatore nazionale del Dipartimento tutela Vittime a margine dell’iniziativa inaugurale che si è svolta domenica ad Ostia.
[In allegato il testo della petizione. Consulta la privacy qui https://www.fratelli-italia.it/privacy/.Per ulteriori informazioni potete scrivere a tutela [email protected]]

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