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“L’approvazione della legge sulla sicurezza nazionale, la soppressione dei diritti politici e civili dei cittadini di Hong Kong, l’arresto dei manifestanti, dimostrano come la Cina stia tradendo i più elementari principi che avevano ispirato ‘Uno Stato due sistemi’ alla base della restituzione dell’isola da parte della Gran Bretagna. L’Unione europea agisca senza tentennamenti e adotti una serie di sanzioni economiche contro la Cina senza farsi condizionare da eventuali danni economici subiti da talune nazioni, del resto l’Italia paga prioritariamente le sanzioni alla Russia per la sua reazione alle vicende dell’Ucraina e, in particolare, della Crimea.
Ricordo che la Cina ha il primato mondiale delle pene capitali, dello sfruttamento in fabbrica di donne e bambini, dell’effetto serra, del buco dell’’ozono, delle centrali a carbone, della deforestazione, dei campi di lavoro forzato, oltre che quello della soppressione delle libertà elementari con le leggi e con la violenza.
Il Governo italiano agisca anche sull’Unione europea e scenda in campo per salvaguardare la democrazia e la libertà a Hong Kong”.

È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia primo firmatario di una mozione che impegna il governo che l’Ue attivi le sanzione economiche nei confronti della Cina.

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