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“Sette anni fa esatti la Commissione Europea pubblicava le linee guida per la promozione della libertà religiosa. A tal fine, nel 2016, aveva nominato un inviato speciale per la libertà religiosa il cui mandato temporaneo è scaduto lo scorso dicembre. Ci si aspettava, anche a fronte delle crescenti minacce alla libertà di culto in tutto il mondo, che questo ruolo venisse rinnovato e rafforzato. Questo abbiamo chiesto più volte ufficialmente alla presidente Von der Leyen anche come intergruppo del Parlamento Europeo per la libertà religiosa, che ho l’onore di Co-presiedere. Nulla di fatto.
> Dopo mesi di silenzi un burocrate risponde che la libertà religiosa è minacciata dal sentimento di identità nazionale – una follia! – e che il Commissario alla cooperazione internazionale, la socialista finlandese Jutta Urpilainen, ha valutato che non serve l’inviato per la libertà religiosa perchè c’è già un rappresentante Ue che si occupa di diritti umani.
> L’Ue si dimostra sempre più un gigante burocratico senza anima e afflitto dal peggior relativismo culturale. Chi non difende la libertà di culto spiana la strada alla sottomissione al fanatismo islamico”. È quanto dichiara in una nota il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo e Co-Presidente dell’intergruppo per la libertà religiosa, Carlo Fidanza.

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