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“Beppe Grillo questa mattina ha sconfessato i 5 Stelle e il governo in materia di rete unica TLC, sostenendo, in modo scomposto, le ragioni dell’ex monopolista TIM. In sostanza, Grillo vuole una rete unica, ma vuole che sia quella di TIM, quindi una rete verticalmente integrata che umilia gli operatori e il mercato e che difficilmente potrà essere accettata dall’Europa. Il mercato ovviamente ha ignorato il comico e il titolo TIM non ha conosciuto incrementi. Chi non ha ignorato Grillo è stato Conte che, forse abbagliato dalla propria immagine riflessa nello specchio, si è auto sconfessato dichiarando che quella di Grillo “è una buona idea che potrebbe essere sperimentata”. Qualcuno avvisi Conte che la sua prima maggioranza gialloverde ha già varato una norma nel decreto fiscale 2019. Questa norma dice l’esatto contrario di quanto proposto da Grillo e avallato dal premier. Il Parlamento si è espresso per una rete pubblica, unica e wholesale only. Se siamo agli ultimi posti nelle classifiche dell’innovazione (DESI) un motivo c’è: abbiamo un governo che non decide e quando decide prende la direzione sbagliata”.

Lo dichiara Alessio Butti, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile TLC di FDI.
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