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“La sinistra alla guida della Regione Toscana non smentisce mai la sua arroganza: licenziare un sindacalista per un’intervista è semplicemente vergognoso, un atto in perfetto metodo stalinista. La decisione della Asl Toscana centro nei confronti del rappresentante della Cisl, reo a loro dire di essersi macchiato del grave delitto di aver rilasciato dichiarazioni al Tg2, è intollerabile. Rossi e il Pd una volta ancora si comportano come dei veri censori: come sempre non tollerano la verità”. Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.

“Il Partito democratico ha affondato i suoi tentacoli in ogni angolo della macchina regionale, – sottolinea Donzelli – compresi ovviamente quelli della sanità. La sinistra predica bene quando si erge a paladina dei diritti e delle libertà, salvo poi razzolare molto male. Durante l’emergenza coronavirus sono stati commessi disastri: per loro la soluzione è oscurare e purgare chi ne parla – conclude Donzelli – anziché scaricare le colpe sugli altri è ora che questi signori se ne assumano le responsabilità e vadano a casa”.

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