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“La criminalità organizzata mesi fa ha messo a ferro e fuoco le carceri italiane ma invece di individuare i responsabili e agire di conseguenza è accaduto che ad essere colpevolizzati siano stati gli agenti della Polizia Penitenziaria. Così stamane, mentre il personale si accingeva a prestare servizio presso l’istituto di Santa Maria Capua Vetere sono stati notificati – in merito alla rivolta dello scorso aprile – avvisi di garanzia per presunti maltrattamenti ai detenuti. Il tutto con una modalità singolare: la notifica avviene da un altro Corpo delle Forze dell’Ordine, i Carabinieri, e davanti ai parenti dei detenuti. Posto che se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi, l’intempestività dell’operazione e la sostanziale delegittimazione del Corpo di Polizia penitenziaria ricorda vagamente le circostanze dell’avviso di garanzia consegnato a Berlusconi in occasione del G7 di Napoli nel 1994. Ci piacerebbe sapere quando la solerzia dell’autorità giudiziaria arriverà a colpire Capo del Governo e Ministro della Giustizia per le vergognose condizioni in cui tengono le carceri e obbligano gli agenti a lavorare, con grave rischio per la propria incolumità”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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