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“Mentre il governo tergiversa e si contano migliaia di aziende che chiudono i battenti perché le misure messe in campo da Conte non sono efficaci, con iter burocratici pazzeschi o, più frequentemente, sono annunciate ma non diventano mai operative, iniziano ad annunciare la non riapertura per settembre (ovvero la chiusura definitiva) decine di storiche scuole pubbliche paritarie. Dall’inizio di aprile a oggi queste sono gli istituti che hanno chiuso, dal nord al sud d’Italia passando per il centro. Mater Divinae Gratiae in Via Gulli a Milano, Istituto ‘M. Caterina Troiani’ a Ferentino (Frosinone), Scuola dei padri Somasca di Vercurago (Lecco), Scuola S. Teresa a Bari, Scuola Materna Paritaria ‘Duca d’Aosta’ a Sabaudia (Latina), Scuola Paritaria Istituto Sacro Cuore a Mazara (Trapani), Scuola Maria Immacolata a Montevago (Agrigento), Scuola Infanzia l’Oasi dei Piccoli Tesori di Palermo, scuola dell’infanzia ‘San Pio X’ a Benevento. La Scuola d’infanzia paritaria ‘La Manina’ di Palermo non ha aperto il centro estivo, ed è a rischio di chiuda a settembre. La notizia della chiusura di una scuola, di qualunque scuola, colpisce sempre al cuore, ma constatare che si sta verificando un fenomeno esteso di moria generalizzata in tutta Italia senza che il Governo intervenga con convinzione e tempestività lascia di stucco. È probabile che il problema sia legato al pregiudizio ideologico dei 5 Stelle, il cui Ministro Azzolina nelle scorse settimane si è lasciato andare a inaccettabili commenti contro questo segmento insostituibile del sistema italiano dell’istruzione. Il Governo esca ora allo scoperto. Se il presidente Conte vuole sostenere le paritarie metta fondi sufficienti, proroghi la cassa integrazione, avvii il processo di equiparazione con le pubbliche statali dal quale scaturisca una competizione sana a vantaggio della qualità dell’offerta formativa”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi. 

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