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“Dopo le scarcerazioni dei boss, ora il Governo Pd-M5S favorisce l’impunità per i detenuti violenti. E’ una vergogna”. Lo denuncia in una nota il Questore della Camera Edmondo Cirielli (FdI): “E’ a dir poco sconcertante apprendere da organi di stampa che dei 6 mila carcerati che hanno messo a soqquadro le carceri italiane lo scorso marzo, soltanto un centinaio è finito sotto procedimento disciplinare per l’aggravamento della misura detentiva. Per tutti gli altri, invece, sarebbe scattato una sorta di salvacondotto, scaturito dalla scadenza dei termini per ottemperare  ai procedimenti penali previsti dal regolamento penitenziario. Contemporaneamente, però, il Dap avrebbe inviato una circolare ai provveditori regionali con la quale si sarebbe preoccupato di mantenere in piedi, mediante procedure telematiche, i procedimenti disciplinari a carico dei poliziotti penitenziari, ossia di coloro che, quotidianamente, con enormi sacrifici, servono lo Stato garantendo la sicurezza e la legalità nelle prigioni. Per questo – annuncia Cirielli – presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro della giustizia Alfonso Bonafede per sapere se è a conoscenza di questa grave situazione e quali procedimenti disciplinari  intende far adottare  all’amministrazione penitenziaria nei confronti dei detenuti rivoltosi che non devono assolutamente restare impuniti. Le sommosse, inoltre, hanno provocato 14 decessi tra i carcerati, più di 60 agenti penitenziari feriti e 16 evasioni. Non vorrei che il popolo pensasse che anche dietro a tutto questo, vi fosse la stessa regia, paventata da alcuni magistrati, che ha portato alle scarcerazioni dei boss e alle concessioni sui colloqui tra carcerati e i familiari durante l’emergenza Covid-19. Occorre il pugno di ferro per ripristinare subito giustizia e legalità nelle carceri della nostra Nazione”.

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