fbpx

“Voglio pubblicamente ringraziare l’on. Vittorio Sgarbi per la sua contrarietà all’affidamento della ricostruzione di Arquata del Tronto all’orchi-star Boeri. Lo ringrazio della chiarezza con la quale ha spiegato al vasto pubblico che lo segue i tecnicismi, difficilmente comprensibili ai non addetti, dell’obbligatorietà dei bandi europei che di fatto escludono tanti professionisti a vantaggio dei soliti studi archifinanziari, un neologismo per indicare la trasformazione dell’architettura slegata dall’economia reale ma apparentata a quelle speculazioni di cui Boeri è uno degli epifenomeni. Quel tipo di architettura farà peggio del terremoto, ha ragione Sgarbi, perché ucciderà anche la speranza di riavere Arquata com’era. Spero che il fronte anti-Boeri si allarghi sempre di più per sostenere una battaglia contro l’archistar system che conduciamo da 25 anni e sulla quale si è potuto contare sempre sulla sua cultura e il suo impegno. I borghi italiani e particolarmente quelli fragili della spina appenninica vanno trattati con delicatezza e ne vanno preservate forma e sostanza, perché nel cuore dell’Italia l’identità passa per le pietre, la loro stratificazione plurisecolare ne compone l’anima e ne determina il linguaggio. Boeri continui a occuparsi di orribili e anacronistici boschi verticali e metta giù le mani dalla storia dell’architettura e del paesaggio della nostra comunità”.

È quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi, che sta per depositare l’accesso agli atti del bando europeo indetto dalla Regione Marche per la ricostruzione di Arquata del Tronto.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social