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“Apprendiamo che l’istituto di credito Intesa Sanpaolo ha approvato la delibera relativa al finanziamento in favore di Fca per un importo pari a 6,3 miliardi di euro. In attesa dell’approvazione finale da parte della Sace e il via libera del Mef, che diamo per scontato.

Ci sono tre domande a questo punto che vanno poste: il Governo italiano, dando disco verde al prestito, ha convocato Fca per avere garanzie sugli investimenti e farsi dare il nuovo piano industriale per condividerlo? Ha chiarito il perimetro della fusione con Psa e smentito coi fatti l’idea circolante di un’annessione di Fca a Psa? Ha considerato che in Psa c’è lo Stato francese, quindi un soggetto impari rispetto a qualunque azienda privata e ha valutato in quali forme difendere la nostra industria ammiraglia che si è alimentata anche grazie ai tanti sacrifici degli italiani?

Il governo non firmi nessuna cambiale in bianco e si accerti che dietro prestito e fusione non ci siano operazioni opache e sconvenienti per l’Italia”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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