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“La magistratura non può fare politica nelle aule di giustizia né, tantomeno, nei tanti uffici ministeriali dove è dislocato quel piccolo ma potente esercito rappresentato dai magistrati fuori ruolo. Occorre fermare il meccanismo delle “porte girevoli”: chi vuole impegnarsi in politica deve lasciare la toga perché per garantire l’imparzialità non è sufficiente rientrare in funzione semplicemente cambiando sede. E’ ormai indispensabile l’approvazione della legge sulla separazione delle carriere in magistratura, promossa dall’Unione delle Camere Penali Italiane e attualmente ferma alla prima commissione della Camera dei Deputati, della quale si deve pretendere l’accelerazione dell’iter legislativo. Sarebbe auspicabile una riforma che vieti il fenomeno (un unicum tutto italiano) dei magistrati fuori ruolo, anche considerato il terremoto che sta investendo via Arenula dove le dimissioni a catena di alcuni magistrati chiamati a ruoli dirigenziali al Ministero della Giustizia, meriterebbero qualche spiegazione da parte del Ministro Bonafede che, probabilmente, impegnato com’è a salvare la sua poltrona, non si è neanche accorto di ciò che accade intorno a lui”.
Lo dichiara Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo FDI in commissione Giustizia.
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