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“Dopo la legittimazione dei corridoi turistici tra Germania, Austria, Croazia e Grecia, dall’Europa arriva un nuovo rischio per l’Italia. Secondo quando riportato dalla stampa, la Commissione Europea starebbe valutando con favore un progetto presentato dal centro studi francese EsadeEcPol che prevede un programma di uscita dal confinamento su base regionale, e non nazionale, che permetta di muoversi tra le zone meno colpite dal virus in vista delle prossime vacanze estive. In particolare, questo documento prevedrebbe l’istituzione di zone rosse e verdi, al fine di agevolare la mobilità tra quelle verdi, determinate sulla base di alcuni parametri da rispettare a livello regionale, tra i quali: il numero di posti in terapia intensiva; l’indice di crescita R0 inferiore a 1 e, infine, l’esistenza di sistemi capillari di test e tracciamento.  Con questi criteri sarebbero considerate “zone rosse” la maggioranza delle regioni italiane (tutte tranne Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Molise), alcune delle quali a fortissima vocazione turistica e in alcuni casi con indice R0 molto basso e disponibilità adeguate nei reparti di terapia intensiva.  Siamo di fronte a criteri arbitrari e discriminatori, che causerebbero un gravissimo danno al turismo italiano i cui operatori stanno affrontando sforzi enormi per cercare di ripartire in sicurezza. Chiediamo ufficialmente alla Commissione, con un’interrogazione urgente che depositeremo domani, di cestinare questo studio, garantire procedure non discriminatorie e sostenere misure di supporto al settore”.
È quanto dichiarano in una nota gli europarlamentari di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, Raffaele Fitto, Sergio Berlato, Pietro Fiocchi, Nicola Procaccini e Raffaele Stancanelli.

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