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“Dopo 132 anni di storia La Gazzetta del Mezzogiorno rischia seriamente di chiudere. E sarebbe un grave colpo non per il pluralismo dell’informazione ma anche al territorio di due regioni, Puglia e Basilicata, in cui il giornale rappresenta un voce importante e autorevole. Piena solidarietà ai giornalisti e a tutto il personale amministrativo del quotidiano che sta attraversando in questi ultimi due anni un percorso irto di ostacoli e che ha retto solo grazie alla caparbietà e all’impegno dei giornalisti, costretti a fare tanti sacrifici e a vedersi ridurre progressivamente la busta paga”. Così in una nota i deputati di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata, Wanda Ferro, Marcello Gemmato e Carolina Varchi.  “Reduce dal commissariamento giudiziario dovuto a una vicenda che ha coinvolto l’editore siciliano Mario Ciancio Sanfilippo, a cui dopo quasi due anni il tribunale di Catania ha restituito i beni tra i quali anche La Gazzetta del Mezzogiorno, il giornale assiste in questi giorni a quello che potrebbe essere il colpo di grazia. Lo stesso editore, infatti, ha comunicato la volontà di mettere in liquidazione la Edisud Spa, la società editrice del quotidiano. Tutto il corpo redazionale sperava che con la restituzione della Gazzetta all’attuale editore potesse partire finalmente una stagione di rilancio dopo mesi di sacrifici, rinunce e difficoltà operative all’interno di una gestione fatta solo di “lacrime e sangue” senza una visione futura. I giornalisti hanno sopportato il peso di questa politica dei tagli per tutelare il loro lavoro e la storia del giornale che ha attraversato due guerre mondiali raccontando problemi, vittorie e sconfitte del territorio. Ora – per dirla con le parole del comitato di redazione – il comandante vuole abbandonare la nave. E’ necessario che si faccia il possibile per evitare che il Sud e l’Italia perdano un presidio di corretta informazione e di democrazia”.

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