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“L’intervento in diretta tv del Magistrato antimafia Nino Di Matteo ieri su La7  ha manifestato solo l’ultima delle decisioni improvvide prese dal Ministro Bonafede, che già ci aveva abituato ad esternazioni atte a dimostrare tutte le sue carenze sul Diritto.
Questa volta ha fatto di più: dalle confidenze del Magistrato a Giletti si palesa la decisione di non metterlo alla guida del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a seguito delle intercettazioni di alcuni mafiosi che ritenevano la nomina sgradita perché persona di troppo polso.
Ecco che allora arriva la designazione di Basentini, il quale poi firmerà  la famigerata circolare del DAP che garantisce i domiciliari a causa del coronavirus di fatto a moltissimi capimafia.
Ignoranza e paura non sono parole con le quali si possa gestire la cosa pubblica, men che mai un Ministero che regola il riconoscimento e il rispetto dei diritti altrui, sia come prassi dell’uomo singolo, che delle Istituzioni.
Ignoranza e paura faranno perdere ancora una volta a tutti i familiari delle Vittime di mafia speranza nella giustizia.
Bonafede faccia un atto di coscienza e si dimetta.”
Così in una nota Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento tutela Vittime di Fratelli d’Italia.
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