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“Bisogna accelerare sui voucher, su cui il governo è contrario perchè lo sono i sindacati dei lavoratori. La verità è che Cgil, Cisl e Uil hanno mandato una lettera al premier che se fossero passati i voucher ci sarebbero stati momenti bui in termini di protesta verso il governo. Ecco spiace di trovarmi di fronte a un governo che dà sempre ragione ai sindacati dei lavoratori piuttosto che ai sindacati di impresa”. A dirlo il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nel corso della videoconferenza con il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, per un confronto organizzato da FDI con le principali associazioni di categoria e confederazioni nazionali di industria, agricoltura, artigianato, commercio e servizi.

“L’altro problema – continua il presidente di Confagricoltura – è che non abbiamo collaboratori, quelli dell’Est Europa vanno a lavorare in Inghilterra o in Germania. I governi di queste Nazioni gli accordi li fanno mentre il nostro ci dice che in Romania c’è il lockdown. Ma il lockdown esiste soltanto per l’Italia? Quindi, o non siamo capaci di negoziare in Europa oppure probabilmente la priorità è la regolarizzazione di 600mila immigrati che ci sono in Italia”. Una regolarizzazione che come spiega Giansanti “non porterebbe alcun vantaggio all’agricoltura, perché buona parte di questi immigrati già lavora in questo settore e regolarizzarla significherebbe solamente spostarla da aziende che utilizzano manodopera clandestina verso aziende che invece hanno bisogno di manodopera”.

“Perciò la carenza di 300mila stagionali rimarrebbe a prescindere. Senza dimenticare che se si regolarizzano 400-500mila operai stagionali domani saranno tutte persone che andranno a chiedere i sussidi di disoccupazione. Con l’effetto di aggravare i bilanci dello Stato e dell’Inps” conclude il presidente Giansanti.  

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