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“Con l’emergenza coronavirus, che ha tagliato la manodopera dall’estero mettendo in difficoltà il settore agricolo, il governo sta pensando di cogliere la palla al balzo per regolarizzare circa 600mila clandestini e mandarli a lavorare nei campi. Il ministro delle Politiche Agricole Bellanova punta a un condono per i clandestini, complice la folle gestione dei nostri confini da parte del ministro dell’Interno Lamorgese che, in piena pandemia, disattende i decreti sul divieto di mobilità varati dal governo di cui fa parte e permette sbarchi di persone sconosciute con i porti chiusi. Intanto anche gli immigrati già presenti sul nostro territorio sono liberi di disattendere leggi e ordinanze scorrazzando fuori dai centri d’accoglienza e dagli edifici occupati. Non si capisce perché se il governo vuole davvero colmare il vuoto di manodopera nei campi e, insieme, garantire la produzione della filiera, non utilizzi i voucher dando la possibilità a tanti disoccupati di impegnarsi nel lavoro stagionale senza che si ricorra al lavoro nero. Oppure, perché non impiega per le mansioni non specialistiche i percettori del reddito di cittadinanza per il lavoro nei campi? L’impressione è che primeggi il vecchio vizio della ‘sinistra buonista’, che prima accoglie indistintamente i rifugiati, poi li scarica nelle periferie italiane – innescando bombe sociali – e successivamente cerca l’espediente per  regolarizzarli ”.

 E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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