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“In un’Italia colpita a morte dal virus, dove prosegue la straziante conta dei decessi – seppur in lievissimo calo – assistiamo al diffondersi dei contagi anche tra i rifugiati ospitati nei centri d’accoglienza e Sprar, a cui si aggiungono i migranti  che risiedono negli edifici occupati. Si corre il rischio di una bomba sanitaria, centinaia di immigrati fino a qualche giorno fa non controllati, non sottoposti a tampone, e strutture non presidiate con le Forze dell’Ordine costrette il più delle volte a fermarsi perché senza dispositivi di protezione individuali. Di fronte a questo scenario lascia perplessi la quasi totale assenza d’intervento del ministro dell’Interno, che incalzato in Aula dal sottoscritto su questi temi non è andato oltre la disposizioni di mere circolari. Senza parlare della chiusura tardiva dei porti, che arriva con un decreto fuori tempo massimo. Intanto la Guardia Costiera italiana questa mattina ha effettuato un trasbordo di cibo sulla Alan Kurdi, la nave umanitaria con 149 migranti soccorsi nei giorni scorsi al largo delle coste libiche, e che ora sembrerebbe diretta verso la Sicilia. Porti restino chiusi. Lamorgese faccia il ministro e non il passacarte”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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