fbpx

“Non abbiamo alcuna intenzione di rimanere reclusi in casa per  la vostra incapacità di affrontare una situazione il cui alto rischio emergenziale vi era stato debitamente segnalato né di rimanere inermi a contare contagiati e morti mentre vi foderate le orecchie di prosciutto. Non ci vuole una scienza per capire che i centri d’accoglienza, gli Sprar, i Cas, gli edifici occupati abusivamente a centinaia in Italia sono dei veri e propri focolai da cui, in qualunque momento, può ripartire il contagio da Covid. Nonostante le nostre raccomandazioni di approvvigionare il sistema sanitario nazionale con i dispositivi individuali di protezione, segnalazioni fatte prima che scoppiasse la pandemia, non avete provveduto a mettere in sicurezza medici, infermieri, ospedali, che possono trasformarsi in bombe sanitarie. E non siete intervenuti nemmeno di fronte alle immagini che vi abbiamo sottoposto di immigrati che non rispettano i divieti imposti dal Governo, con le Forze dell’Ordine non in grado di fermarli poiché privi di mascherine e protezioni. 

Mentre l’Italia è zona rossa voi avete permesso che alcuni territori – in gran parte periferie ad alta tensione sociale – diventassero zone franche. 

Ve ne siete fregati, con il risultato di diversi casi positivi al Covid in varie parti d’Italia come all’interno dello Sprar di Torre Maura a Roma e due persone che sembrerebbero per ora negative e risiedono all’interno del Selam Palace, edificio occupato in zona Romanina. 

In potenza possono essere due focolai. E voi cosa fate? Provate irresponsabilmente a traferire gli immigrati dei centri con casi di positività ai comuni di Anzio e Nettuno, quindi in barba alle norme che vietano ogni spostamento da un Comune all’altro. È stata l’opposizione a sbarrarvi il passo è a evitare la nascita di altri focolai.  Espandete la pandemia. 

Su questa emergenza siete intervenuti con il ‘fuso orario’, fin dall’inizio: in ritardo sul reperimento di mascherine e dei necessari Dpi, in ritardo sulle terapie intensive, in ritardo sugli aiuti alle imprese, in ritardo sulla chiusura dei porti italiani. 

In piena pandemia avete permesso ai migranti di sbarcare nei nostri porti mettendo a rischio contagio loro e cittadini. Ora pare vigliate dichiara ‘insicuri’ i porti italiani, esattamente come aveva proposto 30 giorni fa Giorgia Meloni.

La chiusura di oggi svela atteggiamento omissivo: nel periodo del maggior picco non siete intervenuti prontamente”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia replicando al ministro Luciana Lamorgese durante la sessione interrogazione a risposta immediata in Aula.

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social