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“E’ gravissimo che il ministero dell’Innovazione abbia lanciato una Call alla chetichella per la presentazione di progetti di Data Tracing, ovvero di tracciamento digitale dei movimenti delle persone ai fini del contrasto del contagio da Coronavirus”.
Lo dichiara Alessio Butti, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile Tlc di FDI annunciando una interrogazione al governo.
“Solo 52 ore – aggiunge Butti – per un bando fondamentale per arginare il Covid-19, ma determinante per la raccolta e la conservazione di dati estremamente sensibili. Grave che la valutazione dell’esito della gara sia affidata ad un confusissimo pool di esperti, individuati in un altrettanto confuso decreto, emanato ieri. 74 professionisti, nemmeno fosse l’ONU, che lavoreranno in commissioni e sottocommissioni. Un carrozzone inutile e pletorico. Nessuna certezza sulla custodia di dati, anche sanitari, della popolazione italiana: dati delicati ma anche preziosi per gli interessi industriali non solo del mondo farmaceutico, ma anche delle società che traggono profitti dal commercio all’ingrosso o al dettaglio proprio dai dati personali. Quali saranno le garanzie per quanto riguarda la riservatezza degli stessi?” “Quale è l’opinione del ministro – conclude il deputato di FDI – in ordine alla gestione dei dati, che avranno una mole eccezionale e non potranno non essere presi in carico da chi può dare già ampie garanzie, un esempio tra tutti SOGEI, la società strumentale del MEF, che custodisce e gestisce già i dati di tutti i cittadini italiani? E perché il governo non chiarisce inequivocabilmente che i dati degli italiani non possono essere presi in carico da società straniere? In tutta questa vicenda, infine, fa scalpore anche che nel decreto ministeriale, vi sia l’inserimento della presenza in organico dei rappresentanti di Garante privacy, Agcom e Antitrust che sono autorità indipendenti”.
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