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“La risposta del deputato Pd Stefano Ceccanti alla dichiarazione di Giorgia Meloni è una dimostrazione di disonestà intellettuale”. Lo afferma l’europarlamentare di FDI Nicola Procaccini che aggiunge:
“Giustamente la leader di Fratelli d’Italia ha fatto notare la perfetta simmetria tra i poteri (circoscritti alla emergenza sanitaria) attribuiti ad Orban da un parlamento democraticamente eletto e quelli di cui ha potuto beneficiare il premier Conte. Con dei DPCM annunciati su Facebook sono state infatti annullate elezioni, chiuse fabbriche e cantieri, inasprite le azioni contro la disinformazione, limitate le libertà personali. Ceccanti sostiene che il paragone non sia proponibile poiché i decreti scadono dopo sessanta giorni e necessitano della conversione in legge.
Qui la vera novità è l’abuso dei Decreti del Presidente del Consiglio, qualcosa mai vista e soprattutto mai normata prima. Che almeno Ceccanti intervenga su Wikipedia per rimuovere la definizione di costituzionalista dalla sua biografia on line”.

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