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“Alla luce delle intenzioni del governo, esplicitate ieri in un incontro con le oo/ss, in merito alla creazione di una newco pubblica per Alitalia, apprezziamo la nazionalizzazione che riconosce la strategicità di avere una compagnia di bandiera. Al tempo stesso ci preoccupa la modalità di intervento che riduce drasticamente il numero di aeromobili generando così potenzialmente un ingente numero di esuberi che sarebbe del tutto inaccettabile. Abbiamo ascoltato tutti i giorni il Presidente del Consiglio e l’esecutivo dare garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali, un anno di proclami sulla soluzione dei problemi di Alitalia che non hanno prodotto nulla. In un momento in cui anche la comunità europea sta dicendo che gli Stati devono proteggere le loro imprese utilizzando i fondi a disposizione, il nostro governo sembra prepararsi la strada per fare l’ennesimo regalo all’economia tedesca, ubbidendo – con la scusa del virus – ai diktat di Lufthansa, perdendo in prospettiva sovranità nel trasporto aereo e facendo macelleria sociale. Non permetteremo che la crisi venga riversata sulle spalle dei lavoratori di Alitalia e su quelle del popolo italiano, che avrebbe un danno evidente dalla perdita di potere sul comparto aereo.

Pretendiamo che alla nazionalizzazione sia affiancato un progetto non più rinviabile di rilancio di Alitalia e nuove regole per lowcoast e gestione aeroporti. Nessun esubero per Alitalia, basta annunci è il momento dei fatti”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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