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“Giudico inaccettabile che il presidente del Consiglio Conte abbia svolto la ‘conferenza stampa’, se tale si può chiamare, soltanto attraverso Facebook e non convocando i media in una diretta televisiva. Il suo profilo pubblico è passato  da un milione 650mila di seguaci a due milioni e 300mila. Il che implica un aumento di profilazione degli utenti a tutto vantaggio della società di Zuckerberg oltre che una grave lesione del pluralismo dell’informazione italiana e il suo assoggettamento alla piattaforma. Tv pubbliche e private del nostro sistema sono state costrette a collegare i palinsesti televisivi promuovendo direttamente e loro malgrado  il social network. Bene ha fatto l’Asp a rappresentare questo problema. Pensiamo ci sia un problema anche di natura giuridica sulla quale chiederò conto all’Autorità delle Comunicazioni e all’Autorita garante della Concorrenza. Al di là dei contenuti e della tempistica, che stanno cercando scompiglio tra le attività produttive, c’è un problema di strumento della comunicazione che non è neutrale visto che si tratta di un colosso quotato in borsa che fa proliferazione degli utenti e commercializzazione di prodotti in base ai big data”.

 

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. 

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