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“Dopo lo scandaloso invito alla fuorilegge Carola Rackete, il prossimo passo del presidente Sassoli sarà magari quello di invitare in seduta solenne a Bruxelles gli eredi dei partigiani comunisti che volevano instaurare anche in Italia un regime filo-sovietico e che, nell’attesa del sol dell’avvenire, aiutavano i titini ad infoibare gli italiani o a compiere gli spietati eccidi del triangolo rosso? È questa la storia che Sassoli vuole riaffermare quando contesta l’equiparazione tra i crimini del nazismo e quelli del comunismo, giustamente votata dall’aula di Strasburgo pochi giorni fa? È grave che il Presidente del Parlamento Europeo abbia deciso di farsi megafono della peggiore sinistra, italiana ed europea.
Invece di andare in passerella a Marzabotto,  Sassoli si rechi a Basovizza, nel triangolo rosso, a Porzus, nella foresta di Katyn, in piazza San Venceslao a Praga, in quel che resta dei gulag staliniani o in quelli ancora attivi della Corea del Nord. Vada ovunque il comunismo partigiano e concentrazionario ha recato lutti e sofferenze e si scusi con chi le ha patite per aver contestato una risoluzione che, per una volta, ha portato un po’ di luce su verità troppo a lungo minimizzate.”
È quanto dichiara in una nota il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, commentando le dichiarazioni del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli a Marzabotto.

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