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“Siamo allibiti. Per il Pd sarebbe normale che un ex sottosegretario del governo italiano passi ad avere lo stesso identico ruolo, pur nella figura di consulente, per l’esecutivo di Parigi. Bene ha fatto Giorgia Meloni a chiedere la revoca della cittadinanza italiana a Gozi, emulata poi dal vicepremier Di Maio. Le norme sulla cittadinanza italiana prevedono motivo di perdita della stessa proprio per il conseguimento di cariche pubbliche da parte di uno Stato estero, lo prevede l’art. 12 della Legge 91 del 1992. Altro che richiesta ‘stravagante’ come ritiene la deputata del Pd Quartapelle. Bizzarro è il fatto che un eletto nel Partito Democratico invece di andare in Ue a rappresentare gli interessi degli italiani vada a traino di Macron. Ma quella dell’asservimento della sinistra a nazioni straniere, vecchia reminiscenza dell’internazionalismo proletario, è un vizio antico. Rendere subito operativa la richiesta di Giorgia Meloni: o il rappresentante del Pd Sandro Gozi rinuncia all’incarico offerto dal presidente francese o rinuncia alla cittadinanza italiana”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

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